Il branco Waingunga ha approfittato della bella giornata di domenica 5 giugno per lasciare la sede e tornare finalmente a cacciare all’aria aperta, in montagna.
Sulle tracce di Mowgli, i lupetti hanno messo alla prova due dei loro cinque sensi; la vista, scovando i segnali di pista e l’olfatto: si sono bendati e hanno dovuto indovinare quale fosse l’aroma che gli si presentava.
Hanno poi sperimentato la costruzione di un treppiede, pregustando le soddisfazioni della pionieristica, che sarà parte fondamentale del reparto , composto dai ragazzi dai 12 ai 16 anni.
I lupetti si sono poi divertiti in vari giochi di movimento, testando il loro spirito sportivo e di squadra.
Abbiamo anche capito insieme l’importanza del primo soccorso, scoprendo quali sono le operazioni da compiere per aiutare una persona che incorre in un infortunio: i lupetti ora sanno cosa fare nel caso di distorsioni, fratture e insolazioni. Tra canzoni, racconti tratti dal Libro della giungla e bans la giornata è passata in fretta. Il caldo è stato tanto ma la voglia di giocare insieme ci ha dato la forza e poi il tutto è stato accompagnato da una bevuta d’ acqua fresca alla fonte!
Finalmente dopo due anni di attività annullate, poi svolte ma soltanto on-line, e infine svolte in presenza ma con mille accorgimenti… Siamo riusciti a ritornare alla quasi-normalità con questo campo S. Giorgio 2022!
Tenutosi a Serino (AV) dal 23 al 25 aprile 2022, ha visto finalmente tutte e tre le unità giocare insieme come non si vedeva da tempo.
Questo campo è stato innanzitutto un ritorno alla socializzazione, sia tra ragazzi e ragazze della stessa fascia d’età, sia in maniera trasversale, con i lupetti che hanno giocato insieme ad esploratori e rover.
Inoltre il campo ha visto momenti importanti per le 3 unità…
Il Branco Waingunga, oltre a momenti di progressione personale dei lupetti, ha dopo tanti anni cambiato il proprio grido di presentazione: “Un fiume vitale, una caccia leale”
Per il Reparto Vient’i Terr, invece, il campo è servito principalmente a fare le prove generali in vista del campo estivo: montaggio delle cucine, delle tende e degli angoli di pattuglia:
La Compagnia Don Chisciotte ha alternato momenti di comunità a momenti di servizio, aiutando gli adulti a rendere il campo funzionante e divertente.
Durante la tre giorni si sono tenute attività di educazione alla pace e, concludendo il campo proprio il 25 aprile, non si poteva non parlare della Resistenza e dei suoi valori.
Il campo si è concluso con un pranzo offerto dai genitori, con i quali abbiamo potuto condividere la gioia dell’essere ritornati a vivere lo scautismo in presenza.
Lo scautismo non si è fermato e noi non ci siamo fermati: scautismo in videochiamata oppure al primo cambio di colore zaino in spalla, per ritornare a guardarci negli occhi.
Quest’anno il Reparto Vient’ i Terr si è messo in gioco e sebbene non sia riuscito a fare un vero e proprio campo estivo, con tende, cucine di pattuglia, costruzioni, fuochi di bivacchi e veglia alle stelle ha vissuto comunque tre incontri indimenticabili.
Prima destinazione: Rafting sul Tanagro! I nostri esploratori si sono cimentati nel rafting, un’esperienza del tutto nuova che ha ridato adrenalina all’entusiasmo un po’ sopito.
Giro dietro l’angolo: Sentiero degli Dei! Dopo tanto tempo un bivacco all’addiaccio con uno sguardo alle peculiarità del borgo di Agerola. Il Sentiero degli Dei ci ha accolto con questa citazione di Italo Calvino: “ Partendo proprio dal Sentiero degli Dei da quella strada sospesa sul magico golfo delle Sirene, solcato ancora oggi dalla memoria e dal mito”. Nonostante il caldo e il peso degli zaini, è stato bello vedere i sorrisi sui volti dei nostri esploratori quando, dopo una sosta al chioschetto delle granite, hanno visto Positano e il mare, pronti a tuffarsi.
Attività prima delle vacanze estive: bivacco in tenda con cucina trappeur sotto un magnifico cielo stellato.
La cornice di questi tre momenti è stato il tema “Liberi di essere…e di apparire”, un tema d’impatto per i nostri giovani ragazzi. Un momento di confronto sulla società in cui viviamo che propone canoni e prototipi di bellezza lontani dalla realtà: il mito del ragazzo e della ragazza perfetti. Attraverso il gioco e il confronto, i ragazzi hanno vissuto questo tema, trasformando il punto interrogativo della domanda “Siamo liberi?” in un punto esclamativo, liberi di essere noi stessi e di non etichettarci ai prototipi che ci propina la società!
Nasce il CNGEI (Corpo Nazionagle Giovani Esploratori Italiani)
1916
Viene fondata l’ASCI (Associazione Scautistica Cattolica Italiana), che nel 1974 insieme all’AGI (Associazione Guide Italiane) darà vita all’attuale AGESCI (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani)
1922
Sale al potere il
Partito Fascista.
1923
Nasce l’ONB (Opera Nazionale Balilla), che ha come obiettivo l’educazione dei giovani, per un maggior controllo sulle idee della popolazione italiana.
Le camicie nere iniziano a compiere atti di violenza contro gli appartenenti ai gruppi scout, tanto che il 23 agosto viene ucciso Don Minzoni, fondatore del gruppo scout ad Argentea.
1927
A seguito dell’emanazione delle leggi fascistissime, il 9 gennaio viene decretato lo scioglimento dei Reparti scout nelle città con meno di 20.000 abitanti. Viene fatto obbligo di inserire la dicitura ONB nelle insegne dei Reparti rimanenti. Dopo due settimane, Papa Pio XI scioglie l’ASCI.
Il 20 ottobre nella Sezione CNGEI di Bari si tiene la cerimonia della divisione della bandiera, pur di non consegnarla alle autorità fasciste: 35 strisce furono tagliate e distribuite ai capi e dirigenti della Sezione ed ai Lupetti ed Esploratori più meritevoli, con la promessa di custodirle fino alla fine del periodo di clandestinità.
1928
Il 9 aprile il
Consiglio dei Ministri dichiara illegale tutte le associazioni
scautistiche.
Il 22 aprile vengono deposte le fiamme nel duomo di Milano, simbolo il Reparto.
Nello stesso giorno, nella cripta di San Sepolcro, di fronte alla “casa dei fasci” da cui era partita la marcia su Roma, un lupetto del gruppo Milano 2 recita la sua promessa scout.
Nasce in quel momento l’impegno di durare un giorno in più del fascismo.
Il 20 maggio inizia il periodo della Giungla Silente, ovvero il periodo in cui lo scautismo italiano continua le sue attività in maniera clandestina.
1943
Dopo la firma dell’armistizio dell’8 settembre, anche gli scout prendono parte alla Resistenza: il 12 settembre nasce l’OSCAR (Organizzazione Scout Collocamento Assistenza Ricercati). In venti mesi di attività, si stima che l’OSCAR abbia aiutato 850 prigionieri di guerra, 100 ricercati politici, 500 tra renitenti ed ebrei, 200 ricercati, producendo 3000 documenti falsi e favorendo 2166 espatri clandestini.
1945
Il 24 aprile il CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) trasmette il famoso telegramma:
ALDO DICE 26 x 1 Nemico in crisi finale stop
APPLICATE PIANO N 27 stop
Capi nemici et dirigenti fascisti in fuga stop
Fermate tutte macchine et controllate rigorosamente passeggeri trattenendo persone sospette stop
Comandi Zona interessati abbiano massima cura assicurare viabilità Forze Alleate su strade Genova-Torino et Piacenza-Torino stop
Con questo messaggio il Comitato di Liberazione Nazionale indica il giorno (26) e l’ora (1) in cui dare inizio all’insurrezione.
La Liberazione dell’Italia termina il 3 maggio con la resa definitiva delle forze nazifasciste.
L’impegno di durare un giorno in più del fascismo è stato mantenuto.
Adesso tocca a noi capi fare in modo che quei valori di pace, giustizia, libertàeduguaglianza continuino a camminare con le gambe dei nostri ragazzi.
23 febbraio 2020: in concomitanza del Thinking day (giorno in cui gli scout di tutto il mondo festeggiano il loro fondatore Baden Powell) il gruppo CNGEI Cava de’ Tirreni ha finalmente inaugurato la propria sede. Ora con più serenità può essere luogo di incontro e di gioia per tutti i membri del gruppo!!!
Dopo 11 anni dalla costituzione del gruppo scout laico a Cava de’ Tirreni, finalmente il CNGEI ha la sua sede in città!
Ti aspettiamo per festeggiare insieme l’inaugurazione dei nuovi locali presso l’ex mattatoio (via Caliri, 2) alle ore 12:00 di domenica 23 febbraio 2020.
A presto!
Buona Caccia, Buon Sentiero e Buon Cammino
Attività Legge&Promessa – “Lasciate il mondo un po’ migliore di come l’avete trovato” (Baden Powell) Partendo proprio da qui, da questa frase, i ragazzi si sono messi nuovamente in gioco, per salvaguardare il proprio luogo, la propria terra. Seppur nel nostro piccolo, abbiamo cercato, armati di guanti da lavoro, buste e sorrisi, di ripulire la spiaggia di Vietri e di lanciare un messaggio:” Prendetevi cura di ciò che vi circonda, basta poco! ” Buon sentiero, Reparto Vient’ i terr
3-4 gennaio 2020: In una fantastica cornice è stato vissuto il primo bivacco di reparto! Un bivacco ricco di cerimonie: promesse di nuovi esploratori e promesse dei capipattuglia!Si è creata una nuova pattuglia, abbiamo giocato, riflettuto, programmato: insomma siamo pronti per questo nuovo anno ricco di avventure!
29 dicembre 2019: Nonostante il freddo e il vento pungente il reparto “Vient’i terr” ha partecipato al tradizionale brindisi con gli amici del CAI. Destinazione: Cappella Vecchia! Al prossimo anno per altre avventure!
Anche quest’anno il gruppo ha accolto la Luce della pace proveniente da Betlemme. Come ogni anno è stata distribuita all’interno della casa di tutti i cittadini, il Comune: la Luce viene donata a tutti coloro che condividono i valori di Pace e Fratellanza, senza distinzione di religione o razza. Conta anche tenerla accesa quanto più a lungo possibile: accendere il lume alla Luce della Pace non può rimanere solo il gesto di un attimo. Bisogna mantenere viva l’attenzione ai valori che essa porta con sé. Bisogna vigilare affinché il nostro desiderio di pace, fratellanza ed amicizia non si spenga nel nostro cuore così come non dobbiamo far spegnere la fiammella nella lampada.Il motto scelto quest’anno per accompagnare la Luce della Pace lungo tutta l’Italia è “Cerca la Pace e perseguila”!
Ho scelto la pace perché non voglio che nessun bambino scambi i razzi che
illuminano una notte di guerra con la luna piena.
Ho scelto la pace perché non sopporterei più il pianto silenzioso e
disperato di una madre che ha perso il figlio diciassettenne che credeva di
difendere la patria.
Ho scelto la pace perché nessuno provi la sofferenza di trovare al posto della sua casa un cumulo di macerie fumanti.
Ho scelto la pace perché la vita del profugo è difficile e spesso piena di rifiuti e di ostilità, specie quando la paura della morte è in agguato per tutti.
Ho scelto la pace perché la guerra spazza via tutto, e ricostruire la
propria vita può costare…Tutta la vita:
Ho scelto la pace, perché nonostante tutto quello che ho visto e vissuto,
voglio essere in pace con me stessa e con il mondo intero.
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