Campo estivo di reparto 2023/2024

“In attesa dell’apertura dell’anno scout, riviviamo insieme alcuni dei momenti più belli del campo estivo e dell’estate rover”
Come ogni anno scout che si rispetti le somme si tirano sempre al campo estivo. Questa volta i nostri esploratori sono stati trascinati in una nuova ambientazione, l’Antico Egitto. Durante tutto l’anno scout una schiava egizia, Tea, e suo fratello Tolomeo, hanno fatto visita ai ragazzi e Tea ha condiviso con loro il suo sogno: diventare la prima Faraona d’Egitto. La scalata da schiava a Faraona non è stata certo semplice, ma l’attesa non ha fatto altro che aumentare il desiderio di Tea, che arrivata a pochi giorni dal campo estivo era molto motivata a diventare ciò che aveva sempre sognato; ha dato quindi appuntamento ai ragazzi proprio a Luxor. Gli esploratori al loro arrivo in Egitto hanno conosciuto il Faraone in carica: un tipo simpatico, interessante ma dai modi particolari… Questo ha sottoposto i ragazzi a varie sfide, tutte in stile egiziano.
Al secondo giorno di campo, le pattuglie si trovano coinvolte in una caccia al tesoro ricca di prove ed enigmi: messaggi criptati, segni di pista, codice morse, indovinelli… Insomma, una complessa sfida che le vede impegnate per ritrovare i tre forzieri nascosti. Dopo qualche ora di ricerche, alla fine le tre pattuglie riescono a trovare quello che poi sarebbe servito per mettersi in contatto con Thea, un’apparecchiatura radio da montare e tutta da scoprire.
Durante lo svolgimento delle prove, le pattuglie scoprono che la comunicazione può avvenire con diverse modalità: con segni scritti, con messaggi da ascoltare, perfino con il tatto. Alla fine dell’attività il tesoro che viene trovato è sì un apparecchio radiotrasmittente, ma la scoperta più importante è aver capito che mettersi all’ascolto dell’altro è il tesoro più grande che si può possedere, perché ci permette di capire il mondo e le persone che ci circondano.
“Amo ascoltare. Ho imparato un gran numero di cose ascoltando attentamente. Molte persone non ascoltano mai.” (E. Hemingway)
Al quarto giorno di campo, in onore della festa per il faraone, i nostri ragazzi si sono cimentati nella creazione di maschere in gesso, costruite sui propri volti con delle garze di cotone intinte nel gesso, accessorio necessario per l’accesso alla grande festa del Faraone. Il laboratorio di manualità ha visto i ragazzi cimentarsi in un’esperienza nuova e che li ha visti collaborare gli uni con gli altri, dando spazio a creatività e fantasia.
Il quinto giorno di campo è stato un vero trionfo di sapori e creatività! Le pattuglie, armate di pazienza e passione, si sono lanciate nella preparazione di piatti tipici egiziani per conquistare il favore del faraone. Ognuna ha messo in campo le proprie abilità culinarie, creando autentiche delizie come il pane naan, croccante e profumato, e falafel di fagioli, croccanti fuori e morbidi dentro ed infine la baladi, con la sua fresca combinazione di pomodori, peperoni e cipolle, ha portato un tocco di colore e freschezza.
Gli esploratori hanno però presto capito che ciò che non andava con il Faraone, infatti con le sue lettere, ha dimostrato la sua vera natura: il suo essere violento, coercitivo, omertoso: insomma, mafioso. Come al solito, l’ambientazione del campo ci permette di mettere sul tavolo di discussione temi importanti, e questo campo non ha fatto eccezione.
Appurata la natura mafiosa dei comportamenti del Faraone, i ragazzi hanno deciso che era il momento di deporlo e quale migliore personalità di Tea per sostituirlo? Per gli esploratori non c’erano dubbi sulla bontà dell’ex schiava e sulla sua idoneità a regnare, e così è avvenuta la coronazione della nuova, primissima, Faraona d’Egitto, che ha lottato insieme ai ragazzi contro i limiti imposti dal suo genere e dalla sua classe sociale.
Dopo questo salto nel passato, che ha portato i ragazzi a conoscere il presente, i nostri esplo sono rientrati dal campo stanchi, ma fragranti di entusiasmo, con lo zaino carico di questa straordinaria esperienza.
Alla prossima avventura, buon sentiero.

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